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CHE GRANDE TRAVAGLIO…

Accidenti, ce ne sono in giro ancora due o tre ed occorre procedere subito al loro abbattimento. Il momento è giunto, quel momento È ADESSO!, con Berlusconi al governo e la sinistra con le spalle a terra. Anche se, per la verità, questa sinistra non ci ha fatto un granché paura, quando era al governo e pensava più a spartire i suoi “tesoretti” che alle televisioni, figuratevi adesso che è un' ombra di governo, con tutti i ministri senza portafoglio. Per questo, in poco più di una settimana, eccoti il caso Grillo ed eccoti il caso Travaglio. Ed è giusto, perché non solo ci sono ancora in giro quei due o tre liberi uccelletti da azzoppare, anzi da eliminare del tutto, ma adesso anche i grilli parlanti dobbiamo ritrovarci tra i dobloni. In realtà, diciamola tutta, il problema vero non sono Grillo e Travaglio, ma Santoro, che ha mandato in onda immagini del comico genovese nella sua trasmissione, e Fabio Fazio, il quale si è permesso di ospitare Travaglio a “Che tempo che fa”.

Di Santoro sappiamo già tutto. È un cane sciolto, una mina vagante, un istrione, un domatore di leoni, insomma un giornalista inaffidabile, uno che senza remore dice pane al pane e vino al vino; soprattutto fa parlare gente senza voce, ribelli come lui a cui non dovrebbe essere consentito entrare in un salotto televisivo. E chi se ne frega se Santoro fa audience! Ha ragione, ha proprio ragione Petruccioli, il presidente della Rai che piace a destra come a sinistra, ha ragione a dire che queste cose non debbono più accadere. La Rai è libera di ospitare ladri, assassini, pedofili, infanticide, terroristi, ed ancora, i Corona, le Gregoracci e via puttaneggiando; ma i Grilli no, quelli saltano di qua e di là e fanno pure un po' schifo. Del resto anche Violante, che non è berlusconiano, ha detto con chiarezza che lui “Anno Zero” neanche lo vede e che “Santoro non è di sinistra!”.

Con Travaglio la stessa storia. Si è presentato da Fabio per parlare del suo libro e non si è accontento, come fanno tutti gli altri, di mostrare la copertina, dicendo: “accattataville!”. No, ha tirato in ballo tante cose che poteva tenersele per sé, poteva. Ma chi si crede di essere, con quell'aria da bravo giovane e poi rompe le uova nel paniere. Cosa frega a lui delle frequentazioni equivoche di Schifani e di come è nato il tesoro di Berlusconi? E lo fa con tigna, mica così alla buona. Anzi quello non è un uomo, è una talpa che scava scava sotto il terreno, per fare uscire prove e documenti ormai seppelliti da elettori che non vogliono più sentir parlare di queste cose e chiedono solo di vivere tranquilli.

Dice bene la Finocchiaro, quando afferma: “Questo modo di fare giornalismo è inaccettabile” . Hanno tutti ragione, ma proprio tutti. Però lasciatemelo dire: Che grande Travaglio la Rai dei partiti!

 

 

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