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W LA PAPPA COL POMODORO!
E gridiamo tutti in coro “Viva la pappa col pomodoro”, ora che la Convenzione dell’Unesco ha inserito la nostra tradizione alimentare nella lista dei beni immateriali da tutelare; per quanto le nostre mamme cominciano fin dalla prima infanzia a stabilire un erroneo rapporto dei figli con il cibo. Infatti, nei primi mesi di vita, l’unica fonte di nutrimento è la madre; quindi, a seconda di ciò che la mamma mangia, il latte assume un sapore diverso e predispone il bambino alla varietà dei gusti. Ma mangiano bene le nostre mamme? Durante la crescita, poi, è bene abituare il bambino a fare una ricca colazione, possibilmente da seduto, e con la regolarità negli orari dei pasti, durante la giornata. E questo non avviene, a giudicare da quello che gli scolari portano a scuola, dove si vedono spesso merendine, pizzette, hamburger, tramezzini e porcherie simili, che possono diventare l’avvio di un disquilibrio metabolico, preludio all’obesità infantile. Lo stesso vale per giovanotti e signorine, che uniscono spesso alla sedentarietà un alterato consumo di bibite zuccherose, pizze, patatine fritte, crocchette e quant’altro, avendo ormai l’abitudine di passare le serate ai bar o in pizzeria e disertare la buona abitudine di riunirsi con tutta la famiglia intorno alla tavola. Non meravigliamoci, dunque, s’essi sviluppano una pancetta a melone. Per non parlare delle casalinghe, che cucinano sempre più spesso cibi pronti, ricchi di grassi animali e conservanti, correndo anche più degli altri il rischio di arrotondare, coi ripetuti assaggini, fianchi, cosce e glutei, ch’esse s’illudono di sgonfiare con il ballo o la palestra.
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