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DELIZIOSO CIBO PER IL NOSTRO GATTO
Li stiamo sentendo e li sentiremo ancora. Occorre invertire la rotta, rischiamo la crescita zero. Tutti i partiti promettono: Italia in ginocchio rialzati – debbono riprendere i consumi - pensioni più alte - minimi salariali garantiti – libertà per le donne di restare a casa, senza l'assillo economico del monoreddito. Del resto, siamo o non siamo l'Italia dei Tesoretti? Conoscevo, tanto tempo fa, una brava donna, con un minuscolo negozio di candeggina e sapone, la quale spesso incontrava difficoltà perfino a mettere la pentola sul fuoco. Ma poi, qualcuno comprava da lei e subito la poverina correva a spendere quei soldi, tornando a casa con un bel vassoio colmo di dolci. Consideravo quella simpatica donna un tantino sciagurata; ma non potevo immaginare, allora, che un intero governo si sarebbe comportato come lei. Infatti l'ultimo che abbiamo avuto, invece di eliminare i debiti e porre mano al risanamento della propria casa-nazione, usava elargire i soldi appena raccolti.
Ed ecco la domanda: ma siamo sicuri che il maggiore possesso di beni materiali garantisca il nostro benessere? Molte famiglie non riescono ad arrivare a fine mese, ma poi risulta che possediamo un telefonino per abitante; siamo al primo posto nel mondo per consumo di acqua minerale, senza che qualcuno si dia pena di verificare se l'acqua del rubinetto sia migliore di quella acquistata; calano i consumi di pane e di pasta, ma crescono continuamente gli acquisti di materiali elettronici e CD; mangiamo e facciamo mangiare ai nostri figli merendine, patatine, sofficini ed altre castronerie del genere, tanto che abbiamo bisogno delle palestre per smaltire gli accumuli di grasso; ogni mese spalanchiamo il frigorifero domestico per scartare i prodotti scaduti; facciamo “scadere” i nostri abiti quasi senza averli indossati; anneghiamo nei rifiuti.
Com'è lontano Berlinguer. “Austerità, occasione per trasformare l'Italia”. Egli diceva che l'austerità non è uno strumento congiunturale per affrontare le ricorrenti crisi capitalistiche, ma una vera rivoluzione, una scelta di salvezza per i popoli dell'occidente, i cui caratteri distintivi sono lo spreco, l'esaltazione dei particolarismi e dell'individualismo sfrenato, il consumismo più dissennato.
E poi non lamentiamoci che, col pretesto della religione, i paesi del terzo mondo stanno disgregando le basi stesse della nostra civiltà. Al loro posto non sareste arrabbiati se, con la bava alla bocca e i morsi della fame, vi toccasse di vedere in TV tanti bravi uomini e donne del mondo “civile” offrire gustose scatolette di cibo al gatto di casa?
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