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La finestra sulla città




   Inizia con l'intervento di oggi un dialogo col lettore al quale indirizzerò le mie riflessioni sulle storie, sulle cose, sul nostro modo di essere ed in generale sulla città; attendendo dal lettore (o dalla lettrice, naturalmente) segnali, sollecitazioni e spunti, che mi diano materia per le cose da scrivere. Sulla mia città, sulla vostra città, sulla città.

Avviavo con queste frasi un colloquio, che ora vado a riallacciare, durato per oltre due anni sulla pagine de “ La Grande Provincia ”. Debbo ora constatare che sono bastati due soli anni per vedere le città cambiate; tutti i nodi che prima erano solo paventati, magari nella speranza di poterli esorcizzare, sono ora reali e mostrano in tutta la loro evidenza la gravità della situazione.

A Napoli sembra sia di colpo esplosa l'ingovernabilità dei rifiuti, ma non si riesce a sottacere che, in realtà, l'ingovernabilità riguarda la stessa gente, a cui i nostri politici spesso si richiamano, ma con poca capacità e voglia di cambiarla, modificarne i comportamenti, gli egoismi, il fatalismo, il ribellismo insensato. A Manfredonia, ci sono stati, in tutti questi anni, tanti motivi per scendere in piazza e protestare. Ma niente, hanno avuto aggio i tentativi di ammansire la plebe, dando quotidianamente ad essa panem et circenses . Ed ecco, invece ora, la rivolta scoppiare improvvisa, contro la pubblica Amministrazione , per chiedere una riduzione della TARSU, dopo che per anni gran parte degli abitanti si sono rifiutati di partecipare alla raccolta differenziata dei rifiuti, facendo di conseguenza aumentare i suoi costi. Ormai, solo i soldi sembrano capaci di far scattare la protesta popolare, che si è espressa come si è espressa, in maniera rabbiosa e senza freno.

“Ma che diamine! - avranno pensato i poveri amministratori.- Allora non è vero che i Sipontini sono molli e ballerini. La Festa dei morti, Halloween, un bellissimo Natale e fuochi artificiali e spari, quasi ogni sera. Neanche è andato via il Natale ch'è subito partito il carnevale e fra poco verrà Pasqua e vi chiuderemo pure le scuole per le elezioni. Ma cosa volete di più! Per quella tassa, rifaremo i nostri conti, pagherete di meno e potrete continuare a buttare l'immondizia dove vi pare e come vi pare. Vuol dire che per risparmiare, riapriremo nuovamente la discarica, perché vogliamo di nuovo vedervi felici e contenti” Oplà.

 

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