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VISTO DA SINISTRA O DA DESTRA?
Non posso sottrarmi, occorre spiegare. Lo faccio per gli alunni ai quali ho insegnato lingua italiana, per diversi anni. Cosa penseranno di me, se mi hanno ritenuto incapace di usare i congiuntivi e perfino l'indicativo; mi hanno attribuito un linguaggio da borgataro, con qualche scurrilità; e creduto che non amo leggere libri, benché li scriva? Se perfino un laureato ha considerato mio l'idioma messo in bocca al personaggio dell'articolo da me scritto sul nucleare, lo avranno fatto anche loro.
Il dubbio mi è venuto dopo una lettera, inviata dal dottor Antonio Aghilar al nostro giornale, nella quale egli faceva riferimento a quell'articolo, che voleva essere ironico e teso a stigmatizzare certi pappagalli di destra, che ripetono scioccamente gli slogan del loro Capo sul nucleare, come sui tanti temi da lui lanciati ad arte e subito ripresi dalle diverse emittenti e dai suoi giornali, per farne cassa di risonanza. Non immaginavo, certo, che qualcuno potesse prendere sul serio il mio scritto, che era solo un ironico gioco delle parti.
Del resto difendere le centrali atomiche, perché quando la Terra sarà completamente andata in malora potremo trasferirci in altra parte dell'universo, sarebbe da pazzi e tale sono stato sicuramente considerato dal dottor Aghilar, che ha scritto con garbo, ma non senza stizza, contro una mia inesistente posizione a favore del nucleare. Ho pensato, anche, a quale figura io possa aver fatto agli occhi dei tanti che mi conoscono, se anch'essi hanno ritenuto fosse il mio punto di vista quella canzonatura rivolta a certi atteggiamenti di nostri consimili, i quali non vogliono rassegnarsi al fatto che non solo non si può più crescere, ma sarebbe salutare decrescere.
Però, dottor Aghilar, pensi a quanta capacità di sorridere abbiamo perso, da quando la satira è stata censurata se non asservita al potere. Non si ride più neanche a sinistra, gentile dottore, non essendoci ormai nulla di cui ridere. E non si meravigli più di tanto che anche a sinistra ci possano presto essere passaggi dall'antinuclearismo totale al filonuclearismo. Se la sinistra continuerà con la richiesta di aumento dei consumi, sarà costretta a cambiare politica sull'energia, costi quel che costi.
Era questo il ragionamento che io, forse sventatamente ma nelle intenzioni sornionamente, volevo rimarcare: persistendo nel consumare beni ed accumulare immondizia, al ritmo frenetico tenuto finora, si dovrà sempre più bruciare energia e produrre scorie a smaltimento millenario.
Quindi, dottor Aghilar, sorrisa di più, nonostante tutto, e soprattutto, se le capiterà ancora di leggere i miei articoli, non mi prenda troppo sul serio.
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