Io penso valga ancora la pena di spiegare ai cittadini di Cerignola, Manfredonia, Stornara e Stornarella quanto rischio d’inquinamento, quale iattura sia per l’economia delle nostre città l’entrata in funzione dell’inceneritore voluto dal Gruppo Marcegaglia, e il problema non riguarda solo l’agricoltura e la salute della città di Cerignola, ma tutto il comprensorio.
Del resto a buona ragione è stato affermato dal sindaco di Cerignola che non esiste nessuna "crociata" contro la città di Manfredonia, né vi sono sospetti ch’essa potrebbe cinicamente pensare di trarre un utile dall’inceneritore senza nessun danno dalla sua entrata in funzione. E se si continua con il gioco egoistico che guarda solo a quello che conviene a se stessi, la rovina delle nostre città, delle nostre campagne, della nostra vita e del futuro è già scritto nel cielo. Ecco perché soprattutto i giovani, di tutta la provincia di Foggia, hanno preso in mano la bandiera della lotta contro l’ennesimo mostro che rischia di oscurare con le proprie ali il cielo delle nostre città. Allora è subito opportuno chiedere: quali risultati ha dato la commissione congiunta, formata da esperti di questioni ambientali scelti dalle amministrazioni comunali di Cerignola e di Manfredonia, col compito di valutare il reale impatto sull'ambiente e sulla salute delle comunità coinvolte dalla costruzione, ormai in fase avanzata, del termovalorizzatore in Contrada Paglia, a pochi chilometri dall’agro di Cerignola?
"E' inutile fare giri di parole, tutti consideriamo un mostro l'impianto del gruppo Marcegaglia - ha affermato il primo cittadino di Cerignola - dobbiamo fare e faremo ogni sforzo per bloccare la sua entrata in funzione, verificando la reale correttezza di tutte le procedure seguite dal gruppo industriale per ottenere le autorizzazioni alla realizzazione della struttura".
Quanto detto va bene, ma soprattutto bisogna essere consapevoli che occorre fare presto. Dalle parole si passi ai fatti. Ed allora occorre chiedersi: come si stanno attivando l’Amministrazione comunale di Cerignola e le altre amministrazioni interessate perché l’interdizione verso il nuovo potente mostro ambientale abbia l’atteso risultato? Questo va fatto con più forza che nel passato, perché perdere altro tempo significa favorire la messa in funzione dell’inceneritore. La storia dell’EniChem di Manfredonia lo dimostra. Una posizione di lentezza favorisce, scientemente od inconsapevolmente, l’avvio dell’inceneritore, la cui ultimazione è prevista già nelle prossime settimane. L'impianto, per ammissione della stessa società costruttrice, è situato ai limiti di ben cinque aree protette. Anche per questo motivo, il Comitato spontaneo di lotta ha inviato un esposto alla Procura della Repubblica e alla commissione ambiente UE, in quanto sono state tralasciate le procedure di tutela ambientale nel procedimento autorizzativo dell’impianto che il Gruppo Marcegaglia sta facendo nascere in agro di Manfredonia, a ridosso della borgata Tressanti. Come si vede, la storia si ripete. Manfredonia a suo tempo fu invasa da un’industria infestante e pericolosa, mentre le autorizzazioni venivano concesse dal vicino comune di Monte Sant’Angelo.
Ma un altro insegnamento ci viene dalla storia recente di Manfredonia. Il sonno delle popolazioni genera mostri. E non solo mostri chimici.
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