C’è stato un momento che la protesta di Manfredonia, per chiedere la chiusura dell’EniChem, si scatenò contro il giro di valzer di tutti i partiti, che affermavano oggi quello che sconfessavano domani. Così, nella rabbia incontenibile della città, ci fu un’irruzione nell’aula consiliare ed alcuni consiglieri dovettero fuggire per i tetti per aver salva la pelle. Inoltre, un giovane parlamentare democristiano, che voleva convincerci della bontà di quella fabbrica, venne interrotto, schiaffeggiato e dovette rifugiarsi nella camionetta della polizia per sottrarsi al linciaggio. Un altro parlamentare, da sempre servitore dell’EniChem, pensò bene di evitare “la piazza” sipontina, per non essere rincorso per le vie della città com’era capitato ad altri suoi colleghi. Certo questi sono estremi da condannare senza indugio, però dopo quella lotta gli uomini che indegnamente ci rappresentavano sono scomparsi dalla scena politica.
Vedete cosa succede quando la misura è colma e ad una maggioranza senza ideali corrisponde un’opposizione inetta e priva di prospettiva politica? Questa è la situazione nazionale. Non meravigliamoci quindi che stia crescendo un movimento demagogico come le “Cinque Stelle” di Grillo, agitato contro la faccia di tolla degli uomini che siedono in parlamento, incollati come le cozze allo scoglio del potere. Del resto anche i parlamentari della nostra provincia non brillano certo per qualità. E chi li conosce? Ce n’è uno che per farsi notare fa la punta per sedere dietro l’oratore di turno, ogni volta che c’è la televisione; un altro, invece di rappresentare il proprio territorio, se ne sta a Roma per servire il suo Premier; gli altri, neanche quello. Pertanto, non sono convinto che questa volta finirà a monetine contro una sola parte politica; ma a ortaggi contro tutti i rappresentanti che, privi ormai di qualsiasi ideale, sanno rappresentare soltanto se stessi.
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